COMUNICATO STAMPA
Un breve commento su quanto si sta dibattendo in questo momento a proposito della
questione assunzioni disabili e videoriprese del Consiglio Comunale.
L'interpellanza sul caso assunzioni disabili presentata dal Movimento 5 Stelle trattata nel
corso dell'ultimo consiglio, richiedeva risposta puntuale in merito al mancato rispetto di
una legge del 1999, per la quale il Comune ci risulta essere fuori regola.
L'Amministrazione sostiene che il Comune sia in regola per il fatto di aver stipulato una
seconda convenzione con la Provincia nel novembre 2011, dopo che la prima è scaduta
nell aprile del 2010.
Nei fatti, attualmente non sono garantiti i posti previsti per legge per i disabili, e
questo perdura dal 1999.
Al di là delle convenzioni, i disabili si vedono invitati ad aspettare ancora anni per
poter vedere rispettata una legge dello stato che tutela i loro diritti. Per 6 di loro il
rispetto di questa legge rappresenta l'accesso al lavoro e la possibilità di realizzarsi.
Dal sapore decisamente “satirico” mi risulta l'affermazione che la legge possa essere
posta sotto questione politica, e con questo presentarne il mancato rispetto.
Sinceramente, dopo questa affermazione mi trovo in difficoltà nell'insegnare a mio figlio il
rispetto di regole come lo stop al semaforo rosso: potrebbe farmi notare che non ci sono
auto in vista, e quindi la regola è “di dubbia efficacia”.
Trovo strano che fino a qualche mese fa, la questione della dubbia efficacia, o questione
politica che dir si voglia, per sfuggire ad una legge dello stato da parte della forza di
governo fosse immediatamente etichettata come illecita interpretazione “ad personam” da
parte dell'opposizione. In questo caso gli schieramenti sono rovesciati, ma la pratica è la
stessa!
Sullo slancio di questo principio, se l'automobilista che parcheggia abusivamente su uno
stallo dedicato ai disabili ponesse questione di inefficacia del codice della strada? Beh, il
Comune dovrebbe sospendere la sanzione in quel caso.
Io non la penso così. Le leggi, se ingiuste, vanno cambiate, ma come tutte le leggi, fino al
momento che sono in vigore, vanno rispettate.
L'Amministrazione fa anche appello, nel giustificare la situazione, alle limitazioni di cui il
Comune soffre in merito alle assunzioni del personale: la circolare 6 del 2009 del
Dipartimento della Funzione Pubblica sancisce chiaramente che le assunzioni obbligatorie
sono escluse dalle limitazioni di assunzione. Anche questa giustificazione non regge.
Veniamo alla questione videoriprese.
La modalità satirica con cui il Movimento 5 Stelle cittadino ha riproposto lo stralcio del
Consiglio Comunale che tratta questo argomento (contenente l'intero intervento) ha aperto
un ulteriore fronte di discussione, che si occupa dell'opportunità di consentire le riprese
video del Consiglio Comunale.
Sono stato chiamato in causa direttamente, in quanto ho concordato in conferenza
capigruppo, trattando l'argomento in vista di una futura regolamentazione, con
l'opportunità che la ripresa del Consiglio fosse pubblicata in modo integrale, ma nella
stessa conferenza capigruppo ho manifestato il mio favore al diritto di sottolineare parti
specifiche del Consiglio, da parte di chiunque, pubblicando liberamente stralci di filmato.
Questa pratica non può essere tecnicamente impedita una volta che il filmato integrale è
pubblicato, e questo punto tutti lo hanno accettato in modo consapevole.
Il video integrale del Consiglio Comunale del 30 gennaio è stato pubblicato il 2 febbraio sul
canale YouTube del Movimento, mentre lo stralcio in questione è stato pubblicato il 7
febbraio.
Accordi rispettati dunque (mi riferisco alla pubblicazione integrale delle riprese, non alla
convenzione per le assunzioni stipulata con la Provincia il 1 luglio 2002, quella non è stata
rispettata).
Dopo mesi di discussione in Conferena Capigruppo credo che ormai le posizioni siano
chiare, almeno per le forze di minoranza, sull'opportunità della videoripresa e diffusione
dei filmati.
Non vedo la stessa chiarezza nelle forze di maggioranza. Il Sindaco stesso ha
affermato di essere tra quelli che valuta come non opportuno, “all'istituzione Consiglio
Comunale la pubblicità e la ripresa delle cose”.
I comunicati che si stanno succedendo da parte delle forze di maggioranza, duri verso il
Movimento, sottendono un regolamento di conti interno alla maggioranza stessa, tra
forze che spingono il Sindaco ad attivare al più presto l'istituzione delle riprese del
Consiglio da parte del Comune, ed evidenti forze contrarie.
Queste ultime cercano di accaparrarsi il vantaggio di aver posto il punto delle videoriprese
nel programma elettorale, salvo pararsi dietro la crisi delle casse comunali e quindi
rimandare l'attuazione di questo servizio (un po' come l'assunzione dei disabili).
Adesso la questione è nelle mani del Presidente del Consiglio Comunale.
Come capogruppo del Movimento posso aggiungere che videocamera e cavalletto mi
sono costati meno di 200 euro, sborsati di tasca. Il servizio di ripresa e Internet invece
sono gratuiti e offerti dagli attivisti.
Francesco Sartini
Capogruppo
Movimento 5 Stelle - Vimercate