NOTIZIARIO ENPA - Anno XI - Numero 24 - 13 dicembre 2013


Numero speciale:

IL GRANDE FREDDO.

Come aiutare gli animali


IL PETTIROSSO ARRIVATO TROPPO TARDI E I GIOVANI RICCI SOTTOPESO

Nulla da fare per un pettirosso assiderato: per lui il soccorso è arrivato troppo tardi, e qualche minuto dopo il suo arrivo al canile di Monza il suo cuoricino  ha cessato di battere. La signora che l'ha trovato ha aspettato il pomeriggio per portarlo nella struttura di via Buonarroti quando purtroppo ogni intervento era ormai inutile. Abbiamo voluto raccontare questa storia, accaduta lo scorso 5 dicembre, per ricordare che, pur essendo aperto al pubblico dalle 14.30 alle 17.30, mercoledì escluso, il personale è pronto ad accogliere animali feriti o in difficoltà mattino e pomeriggio, ogni giorno dell'anno

Ai tanti giovani ricci affamati arrivati in questi giorni le cose sono andate meglio: con i genitori già in letargo, capita di trovarli vagare sia di giorno che di notte cercando invano frutti e insetti di cui nutrirsi. Per superare l'inverno devono pesare almeno 700 grammi (considerando anche che durante il letargo ne perdono circa 200), e senza sufficienti riserve di grasso non ce la farebbero senza il nostro aiuto.

COME AIUTARE GLI ANIMALI

Con il puntuale arrivo del freddo, delle prime nevicate, fortunatamente deboli per ora, e della gelate notturne, è tempo di pensare a mantenere caldi e asciutti i nostri amici domestici e ben nutriti gli animali selvatici. Vediamo come possiamo di “dare una zampa” a chi fa fatica a sopportare bruschi cambiamenti di temperatura oppure non trova un adeguato riparo o ha difficoltà a nutrirsi in queste difficili condizioni climatiche.

I NOSTRI PET 

Per i quattrozampe di casa è sufficiente un pizzico di attenzione in più, tenendoli possibilmente in casa almeno nei mesi più freddi. Se questo non fosse possibile è doveroso provvedere a proteggerli con unriparo adeguato e una calda coperta di lana. Una cuccia coperta e sempre asciutta è fondamentale per evitare malanni: una semplice tettoia, specialmente di notte quando gli improvvisi cali di temperatura sono frequenti e il termometro scende sottozero, non è sufficiente.

Ricordiamo, inoltre, che l’acqua nelle ciotole può congelarsi e per questo consigliamo recipienti di plastica anziché di metallo, che conduce il freddo più rapidamente.

Ci sono animali che vanno protetti un po' più degli altri: i cani apelo raso o a pelo corto, quelli di taglia piccola, i soggettipiù anziani e quelli giovani, e quelli malati o convalescentinon devono essere lasciati all’aperto, specie di notte.

Come noi, anche il nostro amico è più soggetti a malanni di stagione, quindi bisogna sempre tenere sotto controllo il suo stato di salute: se guaisce, se ha i brividi o tende sempre a raggomitolarsi su se stesso è meglio portarlo al caldo. Se è più mogio del solito, più caldo, o se starnutisce frequentemente, consigliamo di rivolgervi al più presto al vostro veterinario di fiducia.

È vero che in questo periodo piove poco, ma se il vostro amico dovesse decidere di fare un bagno fuori stagione in qualche corso d’acqua è essenziale asciugarloimmediatamente, soprattutto le orecchie e le zampe. In commercio ci sono anche tanti modelli di cappottini per proteggere i nostri amici a quattro zampe durante le passeggiate invernali.

Per quanto riguarda i conigli e roditori, se in estate dimorano all'esterno, in inverno vanno trasferiti in casa.

Non pensiamo solo ai nostri amici di casa e cerchiamo di dare una mano anche agli animali randagi meno fortunati di loro e facciamo in modo che anche loro possano avere da mangiare e acqua pulita tutti i giorni. 

GLI ANIMALI SELVATICI

Se il nostro quattrozampe può avere una cuccia comoda e calda dove acciambellarsi, altrettanto non si può dire per la fauna selvatica che popola le città, in questi giorni in gravi difficoltà per trovare pozze di acqua non ghiacciata dove abbeverarsi e cibo per sfamarsi. Per gli uccelli che frequentano i nostri giardini o i nostri balconi consigliamo di lasciare una ciotolina di acqua tiepida e pulita e qualcheleccornia sul davanzale o in altro luogo a prova di predatori come i gatti, che può essere provvidenziale per qualche piccolo volatile stremato e in difficoltà.

Se avete spazio sui balconi, sul terrazzo o in giardino, possono essere installate mangiatoie per uccelli in modo da poter garantire loro un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza, inserendovi i cibi idonei, premurandovi sempre di posizionarle in un luogo non raggiungibile dai predatori.

Ricordiamo però che, una volta installata la mangiatoia, dovrà essere rifornita sempre e comunque fino alla primavera successiva: non bisogna mai interrompere bruscamente la somministrazione di cibo poiché i volatili perderebbero un punto di riferimento molto importante durante l'inverno.

Anche una casetta per uccelli può essere utile agli uccellini per trovare un riparo dal vento, dalla neve e dal gelo e per passare la notte tranquilli; anche in questo caso però bisogna ricordarsi di posizionarla in un luogo a prova di predatori e non troppo esposta a traffico e via vai di persone, in questo caso c'è il rischio che non venga mai abitata.


MENÙ PER GLI UCCELLI

E' opportuno lasciare fuori una varietà di cibi per attirare specie differenti:

- arachidi non salate;

- semi di girasole e di zucca;

- piccole granaglie, miglio, avena, canapa (magari infilate in una pallina di margarina);

- briciole di panettone, dolci e pane;

- fiocchi di cereali (corn flakes, muesli, ecc.);

- croste di formaggio tagliate a cubetti;

- carne cruda a pezzetti e ritagli di grasso (per gli uccelli insettivori), ma anche il cibo dei cani e gatti (sia umido che piccoli croccantini);

- frutta fresca a pezzetti;

- frutta secca sminuzzata, uvetta, pinoli, fichi secchi;

- pastone per insettivori indicato per merli, cince, pettirossi, ecc. (si trova al supermercato e c’è sopra l’immagine di un merlo indiano solitamente).

- pastone per granivori indicato per passeri fringuelli, tortore, ecc. (anche questo si trova al supermercato, di solito viene usato per canarini);

- mangime per pappagalli o criceti che solitamente contiene molti semi;

- panettone o altri dolci tipo plum-cake, alimenti molto nutrienti contenenti farine, zucchero, burro, uvetta.

DA EVITARE!

Legumi crudi, latte e il classico PANE. Ricordiamo infatti che gli uccelli selvatici hanno bisogno di alimenti decisamente calorici per sopravvivere, il pane invece una volta nel gozzo dell’uccellino richiama acqua per essere inumidito e digerito. Si forma così un blocco di “pane bagnato” che a sua volta richiama calore per raggiungere la temperatura corporea, e con questo freddo l’uccellino finisce per morire di freddo perché non riesce a scaldare il corpo e il pane freddo e umido.

TORTA PER UCCELLI

Possiamo anche preparare una nutriente “torta” per i nostri amici alati, sciogliendo lo strutto insieme a diversi ingredienti, come i semi (es. miglio, semi di girasole, semi di zucca), farina 00 o farina gialla(polenta), frutta secca, cereali, formaggio e avanzi di panettone.

Mescolare il tutto creando una pallina e lasciare a riposare in una terrina in frigo. Quando il composto sarà solidificato, appenderlo con uno spago. In alternativa potete sistemarlo in un mezzo guscio di cocco (vedi foto sopra), o formare tante piccole palline da lasciare sul davanzale.

Esistono in commercio nei negozi specializzati, infine, diverse miscele di mangimi altamente energetiche appositamente preparate per gli uccelli selvatici, alcune già pronte in reti o cestini da appendere.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Anche quest'anno al mercatino natalizio ENPA, allestito tutti i giorni escluso giovedì in Piazza Trento e Trieste, con un'offerta simbolica potete acquistare sementi e tortine per gli uccelli selvatici. Sono disponibili inoltre simpatiche mangiatoie e casette per uccelli (nella foto). Il banco è presente dalle 9,30 alle 18,30 fino al 24 dicembre compreso. Non c'è invece il mercatino presso la sede di via Lecco.


INDIRIZZI E RECAPITI UTILI IN CASO DI RITROVAMENTO DI FAUNA SELVATICA IN DIFFICOLTÀ

Potrà capitare in questi mesi freddi di trovare un selvatico a terra, magari debilitato perché non trova cibo, o forse semplicemente perché troppo infreddolito. In tal caso è necessario raccoglierlo, metterlo in una scatola con all’interno un panno caldo e portarlo al più presto in canile o in un altro centro di recupero, cercando di tenerlo il più caldo possibile. Ricordiamo di non somministrare nessun tipo di alimento o di liquido.

Canile ENPA di Monza, via Buonarroti 52, Monza. Tel. 039-83.56.23. N.B. Anche se aperto al pubblico dalle 14.30 alle 17.30, mercoledì escluso, in caso di ritrovamento di selvatici a terra, feriti, malati, nidiacei, debilitati o semplicemente in difficoltà per il freddo, il canile è a disposizione 365 giorni all’anno.

Sede operativa ENPA Monza e Brianza, via Lecco 164, Monza. Tel. 039-38.83.04 (dalle 14.30 alle 17.30, dal lunedì al venerdì; martedì e giovedì sera dalle 21.00 in poi).

CRAS del WWF, via Delle Tre Campane 21 a Vanzago (MI). Tel. 02-93.54.90.76 (tutti i giorni nei seguenti orari: 1 Novembre - 31 Marzo, dalle 10.00 alle 17.00; 1 Aprile - 30 Ottobre, dalle 9.00 alle 18.00).

CRFS “La Fagiana” della LIPU, via Isonzo 1 a Pontevecchio di Magenta (MI), all’interno del parco Ticino. Tel. 338-31.48.603 (tutti i giorni, dalle 10.00 alle 17.00 autunno/inverno, fino alle ore 18.00 primavera/estate).

ENPA di Milano, via Pietro Gassendi 11. Tel. 02-97.06.42.20 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 24.00).

LAC di Milano, via Solaro 40. Tel. 02-47711806.

Polizia Provinciale di Monza e Brianza, Via Donegani, 4 a Cesano Maderno. Tel. 0362-64.17.25 / 335-61.13.075.

Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) di Monza, c/o Ufficio Ambiente, via Procaccini 15. Tel. 039-20.43.422.

Per informazioni o consigli generici (non urgenze), o se siete interessati a collaborare con i volontari del gruppo selvatici dell’ENPA monzese, scriveteci a selvatici@enpamonza.it

LINK UTILI

http://www.abolizionecaccia.it/lacinaction/campagne > Attività

http://lipu.it/gli-uccelli-e-la-natura/sos-animali-feriti


NOTIZIARIO DI ENPA, SEZIONE MONZA E BRIANZA. Hanno collaborato a questo numero Juliet Berry, Marica Carioti, Lorena Quarta e Giorgio Riva. 

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