AD APRILE IL CENTRO DIURNO DISABILI DEL CO.DE.BRI. OSPITA I BAMBINI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI DESIO E ESPONE LE SUE OPERE ALLA BANCA UBI – BANCA POPOLARE DI BERGAMO DI NOVA MILANESE

Due importanti occasioni per aprirsi alla cittadinanza

Il Consorzio Desio-Brianza da anni si impegna per favorire l’integrazione nella realtà territoriale delle persone che vengono assistite, giorno dopo giorno, in un cammino di crescita individuale.

In questa direzione si inquadrano due importanti iniziative del mese di aprile.

La prima ha visto protagonista il Centro Diurno Disabili (CDD) di Desio e la scuola Primaria di Via Dolomiti. Il progetto, intitolato “Ritagliamoci del tempo”, è consistito in una collaborazione tra le due realtà: gli operatori e i ragazzi del CDD hanno infatti guidato i bambini delle classi quinte nella realizzazione di originali manufatti. Il progetto è stata l’occasione per i più piccoli per trascorrere l’intera giornata nel CDD, vivendone la quotidianità e portando la loro allegria, spontaneità, voglia di mettersi in gioco e autenticità.

La seconda iniziativa prenderà avvio lunedì 14 aprile, quando sarà inaugurata alle ore 10.30, presso la filiale della banca UBI Banca Popolare di Bergamo di Nova Milanese (via Brodolini, 1), la mostra con le opere realizzate dai ragazzi del centro diurno disabili del Co.De.Bri. Fino al 18 aprile, dalle 8.30 alle 13.20 e dalle 14.40 alle 16.10, sarà possibile ammirare le creazioni degli ospiti del centro che, con colori, fantasia, estro creativo e tanta passione hanno trasformato i lavori svolti sotto la guida degli educatori in valori, esempio di preziosa occasione per ottenere l’attenzione e l’ammirazione della cittadinanza.

Il Centro Diurno Disabili accoglie persone con disabilità dipendenti da qualsiasi causa, di età superiore ai 18 anni. I servizi erogati mirano alla crescita evolutiva dei soggetti disabili sviluppando e favorendo le capacità individuali. E’ proprio in questo contesto che si configura la mostra organizzata che esalta le doti artistiche e creative, favorendo la socializzazione e la contestualizzazione territoriale: il "fare arte" assume un significato importante e attraverso la valorizzazione di ogni segno, traccia, cromatismo, si creano occasioni per i protagonisti di proporsi con il loro fare, per avvicinarsi, sentirsi e comunicare.