Comunicato stampa delle associazioni:

-        Comitato per l’ampliamento del Parco Brianza Centrale

-        Legambiente Seregno

-        WWF Groane

37 osservazioni al PGT per migliorare la città di Seregno.

“Come associazioni ambientaliste ci siamo impegnati nell’analizzare il nuovo PGT e nel formulare osservazioni negli ambiti per noi di maggior interesse”, ha dichiarato Zeno Celotto del WWF Groane e coordinatore del Comitato per l’ampliamento del Parco Brianza Centrale.Gran parte delle osservazioni sono riservate alla tutela del Parco Brianza Centrale. Due anni fa  il sindaco Mariani dichiarava che bisognava costruire un nuovo modello di sviluppo per far crescere il parco e migliorare la qualità della vita nelle città. vogliamo che sia di parola: abbiamo analizzato il nuovo piano e abbiamo formulato tutta una serie di proposte per ridurre il consumo di suolo e ampliare, dove possibile, il Parco. In particolare abbiamo cercato di salvaguardare quelle aree che il PTCP della Provincia di Monza e della Brianza aveva inserito negli Ambiti di riqualificazione, nella Rete verde di ricomposizione paesaggistica o nel Corridoio della rete Ecologica Regionale. Un esempio per tutti è quello dell’Ambito di trasformazione urbanistica di via delle Valli, area che chiediamo venga destinata ad uso agricolo ed inserita nel perimetro del PLIS Brianza Centrale”.

Giorgio Majoli di Legambiente ha rimarcato che: “Per una valutazione complessiva di questo PGT è necessario considerare questi fatti: il consumo di suolo nel Comune di Seregno, secondo lo stesso Documento di Piano, ha raggiunto circa il 68% del suo territorio; si è in presenza di una notevole stagnazione del mercato edilizio e di conseguenza di un notevole numero di abitazioni invendute o sfitte; sono altresì in corso di realizzazione circa 83.000 mq di s.l.p., cioè più di 250.000 metri cubi, pari a circa 2.500 nuovi abitanti (considerato un realistico rapporto di circa 100mc/abitante); inoltre il trend di incremento della popolazione è contenuto. Nonostante tutto ciò, questo PGT conferma come edificabili molte delle aree previste con questa destinazione dal vecchio PRG del 2000, che era notevolmente sovradimensionato, dato che prevedeva per Seregno una popolazione di circa 70mila abitanti, mentre quella reale, ad oggi, è di circa 44mila. Riteniamo quindi necessario un forte ridimensionamento del PGT adottato, cancellando inutili e dannose previsioni edificatorie, anche alla luce delle indicazioni del nuovo PTCP vigente di Monza e Brianza. Anche nei Comuni di Lissone e Desio, con i nuovi PGT, sono state eliminate buona parte delle previsioni edificatorie del vecchio strumento urbanistico”.

Alcune nostre osservazioni chiedono anche un aggiornamento ed un adeguamento della parte documentale e statistica” aggiunge Antonello Dell’Orto di Legambiente Seregno. “Questo PGT, per il travagliato iter che ha alle spalle, nasce già vecchio, dato che probabilmente non è stata fatta una accurata revisione generale dopo che era stata bocciata la prima bozza. Vengono quindi riportate al suo interno parte del PTCP della Provincia di Milano, non più vigente nella Provincia di Monza e Brianza, e una parte del PTCP di Monza e Brianza non più corrispondente a quello definitivamente approvato nel luglio scorso; inoltre ci si riferisce ai dati del Censimento del 2001 e non a quello del 2011. Non si tratta di rilievi puramente formali: ci si domanda come possa essere adeguato un PGT che nasce da premesse ormai superate.”

Zeno Celotto prosegue: “ Manca infine l’individuazione delle Aree Urbanizzate Dismesse, delle Aree Urbanizzate Sottoutilizzate e delle Aree Infrastrutturali Dismesse, individuazione prescritta dal PTCP vigente di Monza e Brianza: tale operazione a nostro parere è fondamentale perché l’utilizzo di queste aree permetterebbe di evitare nuovo consumo di suolo.”

Una parte importante delle osservazioni hanno riguardato il sistema delle piste ciclopedonali. A questo proposito Alberto Isnenghi del WWF Groane ha dichiarato: “Seregno ha mantenuto viva una vecchia consuetudine alla bici e per  difenderla dalle minacce del traffico automobilistico, ha creato tratto dopo tratto una rete ciclabile che si è rivelata alla distanza un ottimo investimento, oggi assolutamente da rilanciare. Vediamo con piacere che il PGT prevede importanti allacciamenti dal centro alla periferia (come lungo la via Colzani il confine con Cesano): improcrastinabili. La pedonalizzazione del centro (con la rimozione dell’assurdo divieto di percorrerlo in bici) con la previsione di alcune radiali, pone le premesse per una ciclabilità totale della tessuto urbanizzato. Apprezzabili gli attraversamenti est-ovest e quelli nord sud sul lato est, meno invece sul lato ovest, dove il PGT non risolve i nodi connessi forse anche alle incognite dello sviluppo ferroviario. Speriamo solo che i progetti non restino sulla carta. Abbiamo voluto con le osservazioni suggerire dei miglioramenti della rete cittadina e soprattutto  valorizzare le aree esterne del PLIS attualmente troppo trascurate. Vogliamo che la stessa fruibilità di grande successo che caratterizza il Parco 2 Giugno si estenda a 360 ° attorno a Seregno, coinvolga il tessuto cittadino, si connetta ai centri vicini e stimoli una protezione del verde come minimo realmente sovra comunale (vedi un PLIS incompiuto da troppi anni).

Gianni Casiraghi, del Comitato per l’ampliamento del Parco Brianza Centrale ha aggiunto: “Le integrazioni al sistema delle piste ciclopedonali quindi sono state, in genere, pensate al fine di ricucire, tra di loro, brani già esistenti dello stesso, liberando nuove connessioni e possibilità anche di raccordi intermodali. In particolare, molte delle nostre osservazioni,  nei nostri intenti, mirano a connettere, in modo sicuro e diretto, la rete ciclabile urbana di Seregno con l'importante settore del PLIS Brianza Centrale, ad est della statale 36,  finora in gran parte dimenticato con l'inclusione di strade vicinali e ciclabili già esistenti, l'ideazione di nuovi tratti ciclopedonali, su sede propria, e la conseguente creazione di percorsi ad anello, la proposta di un sottopassaggio della Valassina per la mobilità dolce (lenta) ,  da attuarsi nei pressi del vasca volano /cimitero. Gli obiettivi che ci si propone di conseguire sono quelli di rendere fruibile a tutta la cittadinanza questa vasta area ancora agricola tra il Dosso e  San Salvatore, quelle dei prossimi ampliamenti del PLIS nei comuni confinanti e, non ultimo, il vasto sistema di percorsi, esistenti ed in via di attuazione, che raccordano e fanno da ponte con quelli della Valle del Lambro. Al contempo, non va, infine, dimenticato che, con la piantumazione di siepi e filari lungo i nuovi percorsi ciclabili, si apporterebbero significativi miglioramenti qualitativi sia alla biodiversità della zona (importanti per incrementare la connettività ecologica) sia alla qualità paesistica del parco ed in genere del paesaggio ad oriente della Valassina”.

 Per ultimo gli ambientalisti hanno ringraziato l’Associazione Punto Rosso che ha voluto sostenere le osservazioni sottoscrivendole.