RECAPITO POSTALE A MONZA E BRIANZA: SI ANNUNCIA UNA ESTATE MOLTO CALDA!!
Sono trascorsi circa tre mesi da quando avevamo denunciato, attraverso i mezzi di informazione, la condizione organizzativa di grande confusione e caos che regnava sovrana nei centri di recapito postale di Monza-Brianza, e non solo!
Oggi, la situazione che si presenta è ancora più grave e complessa. Se non si interviene subito per rimediare alla carenza cronica di personale, la situazione andrà via via peggiorando; Stanno iniziando i periodi di ferie collettive, contrattualmente previste e, come al solito, i correttivi in arrivo ( assunzione personale straordinario a T.D.) saranno sicuramente insufficienti a garantire la copertura del personale assente, già in forte sofferenza per le carenze di organico e dalla stessa azienda riconosciuti nell'ultimo accordo regionale in circa 500 unità, in tutta la regione.
Si annuncia quindi, una estate molto calda, sia per i lavoratori che per l'utenza in quanto saranno ulteriormente amplificate le criticità che riscontriamo tutti i giorni nei Centri di Recapito brianzoli a seguito dell'acquisizione delle commesse Equitalia (cartelle esattoriali), Amazon e altre già annunciate.
Se a queste si aggiungono: la richiesta continua di prestazioni in flessibilità, abbinamenti, straordinari ( fuori da ogni regola e non sempre pagati ) crescente demotivazione del personale, aumento delle richieste di inidoneità, scadimento della qualità, mancanza di adeguata formazione, accumulo di giacenze di corrispondenza, distribuzione intermittente della posta come denunciato dai cittadini e da diversi sindaci del territorio della Brianza, la misura rischia di essere abbondantemente colma!
Non basta l'abnegazione e lo spirito di sacrificio dei portalettere che pur in presenza di croniche carenze di personale, cercano di fare del loro meglio per venire incontro alla clientela.
Preme sottolineare inoltre, le ripercussioni che, tutti questi disservizi, creano nella tenuta, in termini economici e di prospettiva, dell'intero gruppo Poste SpA.
E ci riferiamo, in primo luogo, al settore Bancoposta, la locomotiva che ha trainato Poste italiane fuori dalle secche del deficit di bilancio e che da oltre 10 anni non fa che macinare utili!
E' innegabile che la clientela percepisca l'efficienza di Poste, dalla puntualità con cui viene consegnata la posta. Se il recapito non funziona, il messaggio che arriva all'esterno è che tutta la Posta non funziona, anche se in effetti non è così.
Al cliente arrabbiato che si presenta allo sportello reclamando (giustamente) per i disservizi postali, come potrà il direttore di un ufficio postale, un addetto commerciale o anche il semplice sportellista proporre dei prodotti innovativi?
Alcuni clienti, esasperati dai disservizi nella consegna della posta, hanno avuto una reazione di rigetto per tutto ciò che attiene al pianeta Poste e hanno chiuso i conti bancoposta e ritirato tutte le somme che avevano destinato a prodotti finanziari o al semplice risparmio postale (Libretti e Buoni). Una fuga che ci auguriamo sia solo momentanea e limitata, cui bisogna assolutamente porre freno se non si vuole mettere seriamente a rischio la tenuta dei livelli occupazionali in Poste SpA.
In definitiva, tutto il settore del recapito postale nel territorio brianzolo e in generale in Lombardia, necessita di una serie di interventi urgenti, concreti e risolutivi per ridurre gli ormai insopportabili disagi del personale, le negative ricadute nel settore Bancoposta e riportare accettabili standard di qualità nei servizi offerti alla clientela.
Per tale motivo, nei giorni scorsi, è stato chiesto un incontro a livello regionale per affrontare questi temi con la massima urgenza e per mettere in campo quei correttivi efficaci a ridurre i danni che questa dis-riorganizzazione sta causando a tutta l'attività dei Servizi Postali.
Per quanto ci riguarda, qualora ci fosse un atteggiamento dilatorio ed inconcludente da parte aziendale, ci attiveremo con ogni mezzo sindacale per portare all'evidenza di tutti i lavoratori e dell'opinione pubblica lo stato di inefficienza e criticità che oggi stiamo attraversando
Monza lì 20 Giugno 2014