Movimento 5 Stelle Monza
- Lo “Sblocca Italia” cementificare non è mai stato così facile -
Abbiamo notato con vero sconforto che l’appello alle forze politiche del Comune di Monza di prendere posizione nei confronti del decreto 122/2014 non ha sortito nessun effetto. Visti gli effetti che questo decreto avrà sul territorio dovremmo tutti scendere per strada ed informare i cittadini che se rimangono inermi dopo non potranno prendersela con i comuni se la loro città diventerà invivibile.
Ma a ben pensarci non c’è molto da stupirsi. Probabilmente questa Giunta è in linea con i principi del decreto.
Su come questa giunta avesse cementificato in metà mandato ancora di più di quella precedente avevamo già descritto in precedenza con numeri alla mano.
Su come la pianificazione fosse rimandata in spregio ai piani regolatori e a discapito della razionalità nell’urbanizzazione l’abbiamo scoperto con i PII.
Ragionandoci ora capiamo qual è la vera vocazione della sinistra che con lo Sfigura-Italia afferma la negazione alla radice delle pratiche di pianificazione, fino a sospendere la valenza di piani urbanistici e paesistici, e delle loro garanzie di tutela.
Infatti il decreto legge Stordisci-Italia interviene sul territorio con tre linee di azione.
• Con le “Misure per la semplificazione burocratica”, perfeziona il dominio del sistema finanziario sulle grandi opere e sulle città.
• Cancella il principio di civiltà che obbligava i costruttori ad eseguire in forma unitaria le opere di urbanizzazione.
• Infine completa la distruzione delle regole urbanistiche
Infatti è stato inserito il principio del “silenzio-assenso”, così come introdotto nella materia urbanistica e paesaggistica, che è contrario alla giurisprudenza della Corte Costituzionale.
In questo modo lo Sventra-Italia:
• cancella del tutto l’autorizzazione paesaggistica per le telecomunicazioni.
• rimuove le autorizzazioni per “interventi minori privi di rilevanza paesaggistica”.
• sostituisce la “denuncia di inizio attività” con una autocerficazione insindacabile;
• e si inventa un “permesso di costruire convenzionato”, vera e propria “licenza di uccidere” che affida al negoziato fra privati e Comune l’intero processo.
Invece che inserire, come vorrebbe la Convenzione di Malta, gli organismi di tutela fin nelle prime fasi progettuali, lo Sfiducia-Italia li espelle dai tavoli decisionali, confinandoli ad un ruolo marginale e mai inappellabile.
L’intervento degli organismi di tutela è compromesso: quasi ospiti indesiderati, subentrano (e pure poco..) solo a “cose fatte”, mai a livello progettuale. Anche in fase di verifica successiva la loro azione può essere di “mitigazione del danno”, mai di opposizione radicale.
Nello Storta-Italia non vi è traccia di zero consumo di suolo e delle relative iniziative collegate, non vi è nemmeno traccia degli obiettivi europei in termini di gestione del territorio: per Bruxelles si dovrà raggiungere l’occupazione di terreno pari a zero entro il 2050.
Anziché fermare la colata di cemento, qui la si rilancia!
Questo decreto è così surreale e fuori dal tempo che è quasi impossibile scacciare il pensiero che a scriverlo sia stato un manipolo di lobbisti disperati, che non ha minimamente a cuore il destino della comunità che vive in questa povera Patria, non ha nessuna lungimiranza per il suo futuro, per la sopravvivenza dei nostri figli, per la bellezza che i loro occhi hanno il sacrosanto diritto di vedere nonostante le nostre ambizioni di produzione interna lorda! Fermiamoli!
3 novembre 2014