Naspi: almeno 5.000 i disoccupati brianzoli ancora in attesa dell’assegno di disoccupazione!
Doveva essere secondo il Governo l’indennità di disoccupazione universale, più adeguata alla crisi che il nostro paese stà attraversando, invece, fino ad oggi, nessuna indennità risulta ancora liquidata. Dal primo maggio di quest’anno è entrata in vigore la Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego), il nuovo sussidio di disoccupazione introdotto dal Governo Renzi tramite il Jobs Act. Nonostante siano trascorsi già due mesi, secondo le ultime disposizioni INPS, solo a metà luglio dovrebbe essere perfezionata la procedura di liquidazioni della Naspi. “Se andrà tutto per il verso giusto”, riferisce Maurizio Paltan direttore del Patronato Inca CGIL MB, “le prime domande di maggio verranno liquidate entro la fine di luglio”. “L’Inps ha in giacenza moltissime pratiche da definire, che si sono accumulate in questo periodo, in particolare nell’ultima settimana, per via della scadenza contrattuale del personale scolastico. Solo il Patronato Inca della Cgil di MB ha 800 domande di Naspi mentre sono 2900 le domande di disoccupazione presentate dall’inizio dell’anno”. “Numeri importanti che ci fanno capire come la crisi ha colpito anche il nostro territorio, infatti, per la nostra provincia, il lavoro è sempre stato un tratto identificativo e un valore insostituibile”, spiega Ezio Davide Cigna, segretario CGIL MB. “La situazione è preoccupante” aggiunge il segretario, “sono molti i disoccupati che si rivolgono a noi per chiedere aiuto, hanno mutui o bollette da pagare, oppure, nel migliore dei casi devono far fronte alle spese ordinarie della propria famiglia”. “E’ inaccettabile non aver pensato prima a qualcosa di diverso. E’ frustrante perdere il proprio lavoro, figuriamoci se poi non ti viene garantito nemmeno quel magro assegno tanto atteso. Sarebbe stato sicuramente meglio investire meno tempo nel pubblicizzare la nuova indennità di disoccupazione e concentrarsi sulle procedure che l’istituto avrebbe dovuto adottare già ai primi di maggio”. “I problemi che dobbiamo gestire ogni giorno nelle nostre sedi”, spiega Cigna Ezio, “sono amplificati nelle sedi Inps territoriali, dove spesso ci sono veri e propri problemi di ordine pubblico”.
Monza, 7 luglio 2015
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CGIL Monza e Brianza
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