Torna Trame oscure. E stavolta è molto pulp. (E molto fiction.)
Un manipolo di soldati ebrei molto democratici capitanati, previa votazione interna tra gli stessi componenti del gruppo, dal tenente Aldo Raine (Pierluigi Bersani) decide che è arrivato il tempo di spazzare via il governo di regime, dove impazza un colonnello vanesio, capriccioso, dedito ai vizi, con la smania di piacere, tale Hans Landa (Silvio Berlusconi). Della partita fanno parte anche il solo apparentemente mite Hicox (Dario Franceschini), di confessione cristiana e più moderato, e il tenente Donowitz, detto l’Orso, specializzato in scalpi e altre torture “chirurgiche” (Ignazio Marino). Non solo: per far fuori ministri e capoccia assortiti, i nostri potranno anche fare affidamento sulla giovane e vendicativa Sosanna (sarebbe Shosanna, ma qui è senz’acca: la interpreta Debora Serracchiani), che dà voti a raffica ai membri del Reich e butterebbe chiunque giù dalla torre, e – a sorpresa – una bionda maliarda animatrice di salotti e dispensatrice di malizie, la chanteuse Bridget von Hammersmarck (Patrizia D’Addario). Alla fine, il regime crolla, sullo sfondo di un cinema d’epoca (la scena è riambientata nello studio di AnnoZero). Ma è solo un film di Quentin Tarantino (pardon, Walter Veltroni). La Storia insegna che è andata diversamente.