Indimenticabili melodie rock per esaltare un caso di resistenza politica
I Love Radio Rock
Un film di Richard Curtis. Con Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, , Nick Frost, Kenneth Branagh. Rhys Ifans
Titolo originale: The Boat That Rocked.
Commedia, durata 135 min. - Gran Bretagna, Germania 2009. - Universal Pictures
Indimenticabili melodie rock per esaltare un caso di resistenza politica intrisa di umanità, cameratismo e solidarietà. Si balla, si parla, si lotta...per rimanere a galla!
E' la musica il motore che fa girare la pellicola di lunedì 19 ottobre, al Teodolinda: Jimi Hendrix, gli Who, Leonard Cohen, i Supremes, i Rolling Stones... tutti a bordo della nave che trasmette libertà, 24 ore su 24, nel 1966, al largo del Mare del Nord.
Siamo nella rigida e vivace Inghilterra e quella raccontata è la vera storia di Radio Caroline: un'emittente privata che sfidò leggi incredibilmente repressive. Ha un successo clamoroso in tutta la Gran Bretagna questa innovativa radio pirata che su una nave molto al largo trasmette rock. Ma un ministro astioso le dichiara guerra. Avrà pane per i suoi denti...
Due sono le tracks che si sovrappongono in una sola splendida colonna sonora. La prima ha i toni brillanti della commedia americana e racconta un'epoca di forti contrasti sociali, di voglia di libertà e di partecipazione ma soprattutto di grande emancipazione culturale e sessuale. Il secondo tema melodico, sovrapposto dal regista con grande maestria, è meno rockeggiante ma riesce a narrare il cameratismo che unisce i dj costretti a vivere isolati su una imbarcazione, soli contro tutti. È a questo gruppo di “pirati” ribelli e trasgressivi che il destino affida l'educazione sentimentale, e non solo, di un timido ed inesperto adolescente di quegli anni (ma con un DNA colmo di aspettative!).
“Se sganci una pallottola qualcuno muore, se sganci una bomba muoiono in tanti, se picchi una donna muore l'amore, se invece dici “Fuck” non succede nulla”: parole del Conte, negli anni '60, parole di Philip Seymour Hoffman nella pellicola.
Oggi io le sottoscrivo, mi siedo in poltrona, gambe accavallate, il piede sinistro si muove a ritmo, inevitabile!
Fedina del film:
Una curiosità : durante le fasi di preparazione del film il regista ha distribuito agli attori degli i-pod con selezioni musicali personalizzate, per consentire loro di entrare adeguatamente nel clima dell'epoca, quando la musica era davvero un simbolo di trasgressione e rivoluzione.
Fedina del Regista:
Richard Curtis è da molti considerato un genio, sicuramente sa come fare film di successo, eccone qualche esempio: “Quattro matrimoni e un funerale", “Notting Hill", “Nine months - Imprevisti d'amore", “About a boy - Un ragazzo" e “Bridget Jones". In tutti la star è l'inglese Hugh Grant, attore feticcio che il regista neozelandese abbandona dopo Love Actually, finalmente, per dirigere il suo film più personale: I love Radio Rock.
Uno degli attori, Bill Nighy, sul set afferma "Richard è stato molto bravo a mettere insieme il cast, ha avuto occhio nella scelta dell'attore per ogni singolo ruolo. Lavorare con lui è sempre un piacere: è una persona incredibile, onesta, che ti mette a tuo agio."
Fedina degli Attori:
Primo da applaudire è Kenneth Branagh meravigliosamente odioso nella parte di un ministro che ha dichiara guerra alla virile combriccola di “pirati” rock. Schierati sui bordi e nella pancia della nave un gran numero di attori che lavorano in un clima di irresistibile feeling: l' americano Philip Seymour Hoffman, detto "Il Conte"; i britannici Bill Nighy, alias Quentin, proprietario della nave-radio e dandy per vocazione, e Rhys Ifans nella parte di Gavin, disc jockey carismatico adorato dalle donne. Tra le attrici compare il noto viso di Emma Thompson e della giovane e bella Gemma Arterton ( “Quantum of Solace”, “Pene d'amor perdute” e “Rocknrolla”)
Fedina della Colonna Sonora:
I due cd di colonna sonora racchiudono il mantra del film: una quarantina di brani che spolverano grandi successi, ma soprattutto chicche molto speciali, da My generation degli Who a The wind cries Mary di Jimi Hendrix, passando per l'intellettuale e alto Leonard Cohen e gruppi-mito come Kinks, Supremes, ovviamente Rolling Stones. E questo andando a memoria, riconoscendo pezzi nel mare di note in cui navigano dj e spettatori. QUIl'elenco dei brani.
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INTERVISTA AD ANDREA BORGOGNINO, AUTORE DI "RADIO PIRATA"