Pensiamo per un momento alla piazza che ci si presenterà sabato 30 gennaio per il “Family Day” . C’è da mettersi le mani nei capelli, se consideriamo il particolare della indissolubilità della famiglia “tradizionale” tanto esaltata
Il vocabolario italiano Devoto ( edizione Le Monnier 1971) definisce così la famiglia: nucleo sociale rappresentato da due o più individui, legati fra loro da un vincolo reciproco di matrimonio o di parentela o di affinità.
Da un punto di vista laico, La famiglia “tradizionale” viene comunemente intesa come quella costituita da un uomo e da una donna, legati da vincoli affettivi; ma, come abbiamo visto, per definire una famiglia la lingua italiana non va oltre il vincolo di matrimonio o di affinità fra due individui non meglio specificati.
Da un punto di vista cristiano è stato più volte affermato che la famiglia è il luogo deputato da Dio per esercitare l’amore fra un uomo e una donna come riflesso del Suo amore. «amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi», disse Gesù. Il teologo L. Boff si spinge oltre affermando che «ove c’è amore anche fra due uomini o due donne, lì c’è Dio».
L’amore è insomma il fondamento cristiano e laico di questo legame familiare che, per i cristiani, è anche sacro e indissolubile e non ammette divorzi, adulteri o infedeltà.
Ora, pensiamo per un momento alla piazza che ci si presenterà sabato 30 gennaio per la manifestazione chiamata “Family Day” . C’è da mettersi le mani nei capelli, se consideriamo il particolare della indissolubilità della famiglia “tradizionale” tanto esaltata: uomini pluridivorziati con due o più famiglie sul groppone, mogli abbandonate, separati, concubini e concubine, prostitute in carriera, seconde mogli un tempo amanti, attuali amanti e aspiranti mogli, mogli con mariti condannati per abuso di minori, coppie di fatto, sposati in Chiesa e… divorziati a Roma, sposati in Comune, sposati con rito celtico e allegramente separati, figli legittimi ed illegittimi, amici e parenti a catinelle, “sentinelle” varie che dalla loro Fortezza scrutano l’orizzonte in attesa dell’invasione dei Tartari. E naturalmente i soliti paladini della famiglia, quella sulla carta naturalmente.
Queste persone sabato chiederanno che siano negati ad altri i diritti che loro esercitano in modo così indecente.
Verrebbe da chiedersi: ma che ne sanno loro della famiglia?