Storie della quarta età. In epoca fascista era quasi un comandamento
Mens sana in corpore sano. Chissà quante volte ho sentito o mi è stato suggerito questo detto. Simile a un comandamento in epoca fascista, quasi che i leader godessero, in prima persona di tale privilegio: parlavano da balconi, da piazze affollate, da campi di grano mentre, a torso nudo, falciavano le spighe; in ogni circostanza il loro fisico era aitante e scattante.
Anche recentemente, alla tele, vedo personalità che eccellono in svariati campi e sono ben messi nel corpo! Negli anni del regime non avevo dubbi sulla validità del binomio per chi ci guidava: ero ben indottrinata e spronata a marciare, in divisa, al sabato, in palestra o al campo sportivo. Purtroppo non fui mai scelta per esibirmi in occasione di festività laiche. Il mio fisico, ahimè, continuava a mostrare carenze, uno sviluppo lento, anche se godevo del privilegio di ricevere a scuola, un’abbondante cucchiaiata di olio di ricino, insieme alle compagne; il cucchiaio di stagno era lo stesso, per tutte!
Senza eccellere, però facevo una miglior figura in chiesa: alla domenica avevo spesso l’onore di essere scelta per la “disputa”. Con un’altra coetanea, ai piedi dell’altare, con voce squillante, tenevamo sveglie le vecchiette dei Vespri duettando, alternate, le risposte del catechismo.
Ebbi pure l’onore di recitare versi miei, nel piccolo teatro cittadino davanti a Luisa Nason, buona poetessa per bambini. Forse ebbi un premio!
Ora che sono decisamente vecchia il corpo mostra gli insulti dell’età; ho diritto, per la mutua a fialette di vitamina D, una volta al mese e ad una decina di trattamenti terapeutici passivi in ospedale affidata alle mani sante di un’esperta: sono come della pasta di pane da stendere per diventare una baguette!
Si deduce che un corpus sanum è durato per me una o due stagioni nelle quali mi sono affrettata a partorire figli: dolore e gioia; mi sono tenuta “in forma” anche attraverso lo scoutismo per decenni; ora partorisco solo dolore (mi salva l’umorismo!)
MENS SANA: rispetto alle personalità che ho citato, ho scoperto tardi che quasi tutte avrebbero avuto bisogno di valenti psichiatri nel primo caso; per le odierne, mi tengo molto informata perchè sono prossime le elezioni e vorrei entrare in cabina con le idee sufficientemente chiare.
E la mia di mente, come funziona? Mi faccio spesso dei test o tento di rispondere alle domande che pone Frizzi alla tele; ripasso le tabelline (quella del 7 era la più difficile per gli scolaretti!?) dormo poco, leggo molto…
Il poeta brasiliano Manoel de Barros dice
“Preferisco le macchine che servono per non funzionare:
quando piene di sabbia, formiche e muschio,
esse possono un giorno miracolare di fiori”
Che meraviglia! Fino a quando mi sarà concesso dal buon Dio, in un corpo non sano, e una mente muschiata di “miracolare” pensieri?