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Il blog sul cinema fondato da Primo Casalini raggiunge il primo milione di visite

Abbracci e pop corn” è un blog dedicato al cinema. Poche settimane fa, questo luogo di ritrovo per appassionati di pellicole nato nel 2007 ha sfondato la barriera del milione di visitatori. Sulla homepage si presenta così: “Questo è un blog sul cinema, ma non è un blog di critica cinematografica. È il cinema visto da spettatori che nei film che amano sono entrati a piè pari perché quei film, in quei giorni particolari in cui li hanno visti per la prima volta, hanno detto loro qualcosa che volevano sentirsi dire, magari senza saperlo. Non sono più film, sono amici, per questo non si stancano di rivederli, proprio come si fa con gli amici veri - e con le amiche, ça va sans dire”. Il fondatore e animatore è il monzese Primo Casalini, che i lettori di Vorrei conoscono per i resoconti degli ultimi appuntamenti di Novaluna. A lui abbiamo rivolto alcune domande per conoscere la storia e i segreti del blog e le risposte sono arrivate con un entusiamo raro.

Com'è nato “Abbracci e popcorn”?

Il primo post risale al 23 marzo 2007 ed è dedicato al film di Rohmer “La nobildonna e il duca”. L’idea di aprirlo è nata come semplice conseguenza della mia passione cinematografica e del fatto che già bazzicavo in rete con degli amici. Facevo infatti parte di un gruppo chiamato “Ulivo Selvatico”, nato ai tempi delle proteste di Nanni Moretti, e con questo gruppo si erano organizzate diverse iniziative tra cui anche quella di aprire un sito. Dopo un po’ di tempo è sorta in me l’idea di aprire un blog sul cinema e con molta decisione e determinazione sono partito con il mio progetto. Un po’ in stile “ chi mi ama mi segua”, alcuni dell’Ulivo selvatico mi hanno seguito.

Da quando è nato ad oggi, cosa è cambiato in“Abbracci e pop corn”?
Naturalmente il blog si è ampliato e si è vivacizzato con il susseguirsi dei mesi, il cambiamento più importante però è stato l’introduzione delle “liste logiche”, sulla colonna destra del blog si vedono. Questo strumento permette a me e a qualsiasi spettatore di vedere un film con diverse chiavi, l’idea non è quella di spezzettare le pellicole, anzi, è quella di fare di una sola torta tante torte, ugualmente deliziose e gustabili. E’ stata una novità molto apprezzata dal pubblico e proprio in questi giorni sto preparando un post dedicato al film Umberto D in chiave “animali”.   

Quante persone collaborano e in che modo?
“Abbracci e pop corn” non è un monoblog, ma un multiblog. A destra, nella homepage, vi è la sezione chiamata “Spettatori e spettatrici” cioè le persone che hanno scritto post pubblicati qui. Certo in due anni e mezzo le cose cambiano, alcuni hanno smesso di scrivere, con alcuni si sono verificati dei disaccordi, altri hanno cominciato a scrivere o cominceranno, è normale, l’importante è che tutti siano o siano stati veri amici del cinema e dei film

Molti sono i nomi di chi ha contribuito alla stesura dei post, sono persone che conosce personalmente o le ha conosciute grazie alla community?
Vi collaborano alcuni amici che già frequentavo prima di aprire il blog ma anche  persone conosciute in rete, rigorosamente però “veri amici del cinema”, requisito fondamentale.

Si ritiene soddisfatto della partecipazione esterna al blog? È cresciuta? Potete vantare molti fedelissimi?
Le visite arrivano soprattutto con Google: vengono una volta, tornano una seconda volta e spesso si fidelizzano. Dopo, tornano per conto loro, quando gli interessa qualcosa, per utilità o per gradevolezza. I numeri di visite sono notevoli, la cosa ovviamente non mi dispiace ma il mio obiettivo principale non è la crescita, è il mantenimento. Per crescere, basterebbe fare un blog compiacente o sul sesso o sulla violenza (tanto per parlar chiaro...). A me va bene così, questo livello, sperando che non scenda, perché può scendere. Ci sono centinaia e centinaia di blog sul cinema in Italia, quello che personalmente penso è che il nostro valore aggiunto sia il fatto che  spesso scriviamo di cinema collegato ai libri, alla musica, alla pittura, ai luoghi, alle coppie, ai triangoli, ai soggetti, agli oggetti, grazie soprattutto alle liste logiche.

Ci racconta un aneddoto curioso legato al blog?
Una “indiscrezione”: il suo vero nome sarebbe dovuto essere "Abbracci e brustolini", ma le giovani generazioni non sanno cosa sono i brustolini e non li hanno mai sgranocchiati consapevolmente al cinema, quindi meglio i pop corn. È ancora grazie al nome, anche ma non solo, che il blog ha avuto una partenza molto fortunata, alfabeticamente infatti va in cima o quasi a tutte le liste. E vabbè, non era voluto, la mia voleva essere solo un’evocazione della mia passione per il cinema fin da bambino.

Ci consiglia un altro blog sul cinema che lei considera valido?

Ci sono centinaia e centinaia di blog sul cinema in Italia, da qualche parte c'è un elenco, forse arrivano a mille. Se l'avessi saputo forse mi sarei scoraggiato e non l'avrei aperto, 'sto blog. Ma quello che trovo in rete e che io mi sono imposto di fare è di stare attaccato al ruolo di spettatore. Infatti  in un certo senso è un ruolo da “indifeso”, ed  è meglio perchè permette di capire di più: se il coinvolgimento c'è o non c'è, il motivo è del tutto personale e non per motivi tecnici della cinematografia. Quindi, esperienze più che recensioni: si leggono più volentieri e si rischia di sbagliare di meno.

Cosa pensa del fatto che il “cinepanettone” natalizio di quest'anno si sia ritrovato nella categoria protetta dei film d'essai e abbia quindi per tal motivo potuto usufruire di sovvenzioni statali?
Non mi stupisce che ci sia ogni anno e che abbia ogni anno grande successo, è una cosa che non mi tocca e non mi interessa. Per i finanziamenti penso invece che non sia affatto giusto trattarli come film d’arte, c’è da dire però che i soldi in Italia li chiedono sempre tutti per fare film e non è un fenomeno sano. Tutti devono sempre tirare la giacca allo Stato; è strano, se ci guardiamo attorno, in Europa, ciò non accade. Ad esempio guardando la Francia c’è una grande differenza di pubblico, di fruitori dell’industria cinematografica. Mi spiego meglio: ogni anno là escono almeno 3 o 4 film sulla storia patria e c’è un pubblico che ci va, un pubblico interessato che li segue e ne alimenta la produzione. In Italia nessuno va a vedere queste cose, manca quell’amore culturale per la propria nazione che altrove esiste e crea uno zoccolo duro di pubblico e incassi.

Link: abbracciepopcorn.blogspot.com