La rassegna dei GDL che fanno capo al sistema BrianzaBiblioteche si conclude tra Limbiate e Monza, ancora una volta fra gruppi di recentissima costituzione ed esperienze di lunga durata; dinamicità e stabilità, impegno istituzionale e volontariato, bisogno di socialità e passione per la lettura: di queste energie si alimenta anche qui la formazione e la vita dei GDL.
Nel capoluogo della nostra provincia sono due i GDL che, in modo diverso, e da diverso tempo, si appoggiano a due delle biblioteche monzesi: la Biblioteca Civica di via Padre Giuliani, in zona centrale, e la Biblioteca Monza Cederna di via privata Zuccoli, più periferica.
Nella Biblioteca Civica, grazie alla conduzione del responsabile delle attività di promozione della lettura, una quindicina di persone si incontrano ogni mese un sabato pomeriggio per presentarsi a vicenda un libro: «Uno scambio libero e paritario delle singole esperienze di lettura, un allenamento del lettore a farsi recensore e promotore di un testo; può accadere perciò anche che si parli più volte dello stesso libro, perché gli incontri servono proprio a raccontarsi quelli che ciascuno giudica i migliori fra i libri letti.». E’ in questo modo che la pluralità dei punti di vista, delle valutazioni, delle “letture” personali, prima preoccupazione dei gruppi che lavorano attorno al “libro del mese”, emerge senza dar luogo a sovrapposizioni o disorientamenti. Le scelte rispecchiano perciò le preferenze dei membri del gruppo, che spaziano dalla filosofia alle ultime novità offerte dal mercato; a volte le ricorrenze annuali suggeriscono un tema, come nel caso delle letture di genere horror in occasione della festa di Halloween: nulla viene escluso a priori. Il ruolo del conduttore è qui fondamentale non tanto nella proposta, rispetto alla quale può riservarsi di supplire ad eventuali “silenzi” e incertezze da parte del gruppo, lasciando spazio però alla sua autonomia, quanto nel sostegno alla discussione e al confronto, nell’integrazione delle conoscenze necessarie ad approfondire e rendere fruttuoso per tutti l’incontro. E’ con questo modello organizzativo flessibile e “democratico” che il GDL di Monza Civica funziona ormai dal 2005. I rapporti tra i partecipanti, in media cinquantenni, si consolidano anche grazie ad una cena annuale, alla quale vengono invitati anche amici, coniugi e compagni dei frequentatori del gruppo (o meglio, come al solito, delle frequentatrici..), che così finiscono per essere coinvolti nella inevitabile conversazione a base di libri e letture. L’invito agli autori per la presentazione delle novità editoriali viene lasciato alla promozione da parte delle librerie, mentre la biblioteca organizza conferenze e incontri a tema, nei quali i membri del gruppo di lettura vengono coinvolti anche attivamente, come accadrà nella conferenza su Luciano Bianciardi, che si terrà il prossimo 28 novembre e alla quale interverrà anche la figlia dello scrittore, l’editore di Excogita Luciana Bianciardi.
Alla Biblioteca Monza Cederna, invece, ci si riunisce ogni primo martedì del mese, in orario mattutino, dato che non è prevista l’apertura serale. Questo GDL, mi racconta la bibliotecaria Elisabetta Salvioni, nasce alla fine del 2009 per iniziativa di un’utente particolarmente appassionata di letteratura, Evelise Franceschi: si iniziò con quattro lettrici “patite” del romanzo di Irène Nèmirovsky “Come le mosche d’autunno”, lettrici tanto patite da aver pensato di adottare questo titolo come nome del gruppo…
L’arrivo di nuovi lettori (i soliti due uomini più una quindicina di donne, dall’età media piuttosto elevata, attorno ai 65 anni) ha indirizzato la scelta verso un nome più neutro e “generalista”: Liberi Libri. Il coordinamento da parte della bibliotecaria ha permesso al gruppo di crescere conquistando sempre maggiore autonomia grazie a una formula ben definita: viene scelto un tema annuale attorno al quale far convergere le letture, e questo permette anche qualche incursione estranea al territorio più frequentato, che come sempre è quello della narrativa. “L’anno scorso si è scelto come tema la vicenda del giudice Borsellino, quest’anno parleremo di viaggi, non solo attraverso la letteratura.. Ci orientiamo in genere attraverso grandi raggruppamenti tematici, Premi Oscar, scrittori stranieri, ecc, escludendo le novità, le ultime uscite su cui già insistono le segnalazioni del mercato editoriale.” Di mese in mese, a turno ciascuno propone un titolo, sul quale verterà la discussione dell’incontro successivo, organizzata attorno ad una divisione di compiti: chi prepara una relazione sull’autore, chi sulla trama, chi sulle valutazioni critiche. Infine si dà spazio alle letture personali, al confronto. A fine anno, ovvero all’inizio dell’estate, si tiene un aperitivo letterario in giardino, per ripercorrere l’itinerario annuale con letture ad alta voce attorno a parole-chiave legate all’argomento che ha fatto da filo rosso nella scelta dei libri. La partecipazione a Liberi Libri continua ad essere tanto appassionata da aver conferito al gruppo una identità molto definita, che quasi rifiuta ormai l’apertura a nuovi apporti, nel timore di perdere la propria fisionomia.
Tuttavia, il gruppo pubblica sullo scaffale virtuale di Anobii e comunica attraverso la pagina Facebook della Biblioteca.
Per completare questa rassegna, contatto Michela Borgonovo, responsabile della Biblioteca Comunale che ha sede presso la storica Villa Mella di Limbiate: quando le dico che sto verificando quali biblioteche ospitino un GDL, mi risponde orgogliosa: “Noi ce l’abbiamo!”. Beh, è una soddisfazione per entrambe aggiungerne ancora uno…
Quando e come è nato il vostro GDL? Ha un nome?
Il Gruppo ha cominciato a riunirsi nel febbraio 2012, dopo che tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012, insieme ad alcuni rappresentanti dell’Università delle Tre Età di Limbiate, avevamo cominciato a “progettarlo”.
Dopo le prime 3-4 riunioni abbiamo lanciato l’idea di darci un nome. Sono state fatte alcune proposte dai lettori del Gruppo; le abbiamo messe in votazione e la maggioranza ha scelto il “Quelli del lunedi’ : Gruppo di speleologia letteraria”.
E da allora il Gruppo ha questo nome.
Speleologia letteraria? Suggestivo, direi.. Evoca avventura, esplorazione, o cos’altro? Evoca anche una “vocazione” esclusiva per la letteratura. E’ una caratteristica comune a quasi tutti i GDL, ma qual è la vostra motivazione?
La proposta di questo nome da parte di una lettrice è stata accolta come quella che meglio esprimeva la motivazione comune: non si tratta tanto, per i membri del gruppo, di scoprire testi nuovi, quanto di riprendere insieme testi magari già noti a molti, ma per esplorarli anche sotto la superficie, per scoprire profondità insospettate, per scavare nei punti oscuri e illuminare le zone d’ombra. Tutto questo è reso possibile dalla letteratura, che non ha soltanto una dimensione contenutistica. Abbiamo sperimentato come anche nella lettura di un romanzo la discussione su eventuali temi di interesse etico-sociale cui si possa pensare che il testo faccia riferimento sia improduttiva e rischi la deriva verso vuoti scontri polemici: è accaduto con Accabadora di Michela Murgia, un romanzo che, portandoci in una Sardegna tradizionale ma ancora vitale nelle sue istituzioni arcaiche, insieme allo speciale rapporto di filiazione adottiva tra la protagonista e la narratrice, racconta un rapporto con l’agonia e la morte che, se interpretato attraverso un improvvisato dibattito sull’eutanasia, porta ben lontani dalla comprensione del testo nella sua singolarità e universalità, che è quella della letteratura.
Come organizzate gli incontri, dove vi incontrate, con che frequenza, quando si tengono?
All’inizio dell’anno facciamo una riunione di coordinamento e programmazione e, insieme, si fissano le date degli incontri e si scelgono i titoli di tutto l’anno.
Il Gruppo si incontra nei locali della Biblioteca Comunale, la sera tra le 20.30 e le 22.30.
Un incontro al mese, solitamente il secondo lunedì di ogni mese, esclusi i mesi di luglio e agosto, la pausa estiva.
Chi li conduce, chi propone le letture, scegliete un tema?
La conduzione del Gruppo è affidata alla Direttrice della Biblioteca o comunque ad un collega esperto che lavora in Biblioteca.
La scelta delle letture non è legata ad uno o più temi. Funziona così: tra novembre e dicembre si invitano tutti i componenti del Gruppo a segnalare titoli che ritengono interessanti. Si raccolgono tutte le segnalazioni, quindi i bibliotecari le vagliano, le raggruppano (in questo caso sì per temi, generi, autori, affinità varie, se è il caso), e nella prima riunione di programmazione sono i componenti del Gruppo a scegliere (si vota a maggioranza) un titolo da ognuno di questi raggruppamenti.
Accade che qualche proposta sia scartata? Per quali motivi?
Per ragioni organizzative, tra i titoli proposti dai singoli si scartano a priori “bestsellers” del momento e titoli presenti in meno di 10-15 copie nel sistema bibliotecario, per non costringere tutti i componenti del Gruppo a comprarne una copia. Molte delle copie necessarie vengono infatti procurate dalla Biblioteca e fatte girare tra il Gruppo. Sono pochi coloro che acquistano in proprio.
Come si affronta la discussione dopo la lettura?
All’inizio dell’incontro, su richiesta del conduttore del Gruppo, i lettori si dividono tra favorevoli (soddisfatti dalla lettura) e critici (meno soddisfatti o delusi dalla lettura), in modo che la discussione si svolga poi soprattutto come un contraddittorio tra pro e contro, con il coordinatore che ha un ruolo di moderatore e di stimolo alla discussione, una volta individuati temi e argomenti principali.
E il gruppo? Si può definirne un profilo sommario? Delinearne le motivazioni, il rapporto con la Biblioteca?
Il GDL è composto da una quarantina di persone (iscritte alla mailing list). Ad ogni incontro partecipano mediamente 20-22 persone. Qualche volta siamo arrivati a 25-26. Età media dei componenti del gruppo: oltre i 50 anni, con una nettissima prevalenza femminile. Il GDL è stato inizialmente creato con l’Università delle Tre Età, anche se successivamente è stato gestito esclusivamente dalla Biblioteca: quest’origine ne ha comunque influenzato la composizione. Da quest’anno ne fanno parte anche 3-4 ragazzi e giovani, studenti o neo-laureati, ma il nucleo storico rimane formato da signore di mezz’età, pensionate, casalinghe, impiegate. A parte 3-4 insegnanti e gli studenti di cui si è detto sopra, questi lettori sono prevalentemente persone che cercano un momento di incontro-confronto, con particolare propensione agli aspetti di socializzazione offerti dal GDL, più che alla componente “culturale”. La maggior parte dei componenti del gruppo è costituito frequentava già la Biblioteca.
Cosa avete letto sin ora, cosa avete in programma?
L’amore ai tempi del colera, Garcia Marquez; Accabadora, Murgia; Che la festa cominci, Ammaniti; La sovrana lettrice, Bennett; La mano di Fatima, Falcones; La chimera, Vassalli; Qualcuno con cui correre, Grossman; La casa degli spiriti, Allende. Nel 2013: Il treno, Simenon; La promessa, Durrenmat; Una questione privata, Fenoglio; L’isola di Arturo, Morante; Everyman, Roth; La donna abitata, Belli; Giro di vento, De Carlo e i due titoli che saranno discussi nei prossimi incontri: La vita accanto, Veladiano e La variante di Lunenburg, Maurensig.
Ci sono attività/iniziative saltuarie o collaterali in appoggio all’attività principale del GDL?
Niente di specifico, a parte le presentazioni di libri e/o gli incontri con gli autori che da oltre 10 anni la Biblioteca propone periodicamente come attività promozionale e che hanno trovato tra i lettori del Gruppo un pubblico privilegiato.
Siete soddisfatti? Quali sono le vostre prospettive?
Il bilancio di questo Gruppo di Lettura ancora giovane è sicuramente soddisfacente per la sentita e numerosa partecipazione e per il gradimento che riscuote tra i componenti.
Stiamo valutando la possibilità di scindere il gruppo in due, visti anche i numeri: uno pomeridiano (prevalentemente composto dalle “signore” dell’Unitre) e uno serale (studenti, insegnanti, lavoratori attivi).
I due GDL risulterebbero così più omogenei e risponderebbero anche a livello logistico (orari, momenti d’incontro) alle diverse esigenze dei componenti.
Si perderebbe tuttavia il confronto. Il rischio potrebbe essere quello di creare un Gruppo “più povero culturalmente e più motivato socialmente” e un Gruppo più elitario con “velleità letterarie e culturali ma meno aggregante”.
Bilanci e benefici per la Biblioteca?
Il Gruppo non ha comunque portato nuovi utenti alla Biblioteca: i più affezionati utenti sono diventati componenti del Gruppo. Per la Biblioteca, il GDL è sicuramente un impegno in più (tutte le attività di coordinamento, gestione, logistica, contatti, informazione sono gestite dal personale di ruolo), ma che dà indubbie soddisfazioni.