Teatro. I lamenti funebri di Giovanni Testori per la regia di Gigi Dall’Aglio danno inizio alla stagione del Ringhiera
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leopatra, regina d’Egitto, e Maria, madre di Gesù, sono le protagoniste di “Cleopatràs e Mater Strangosciàs”, i due Lai di Giovanni Testori che sono andati in scena al Teatro Ringhiera per la regia di Gigi Dall’Aglio.
Nel testo, l’autore stravolge lo spazio e il tempo, restituendo alle due donne un linguaggio e una veste nuova: è così che Cleopatra si tramuta in Cleopatràs, la reina, che piange il suo amato Tognàs, Marco Antonio,abbandonandosi ad un lamento ritmico e poetico che ha i suoni dei dialetti della Lombardia con qualche incursione di latino. Allo stesso modo, Maria diviene la Mater strangosciàs, la mamma del popolo che ci riporta indietro nel tempo, nelle cascine brianzole forse, anche se il dialetto che la mater parla è un brianzolo creolo, meticcio. Un viaggio, quindi, quello proposto da Testori, attraverso i suoni e le parole, e il ritratto di due donne, la prima, regina potente eppure fragile, e la seconda, figlia del popolo, umile, eppure forte nel suo essere madre. Arianna Scommegna intraprende con passione questa indagine agli antipodi dei caratteri femminili e ci presenta due personaggi caldi, umani, pieni di vita, in un’interpretazione brillante e meritevole del premio Hystrio 2011 che le è stato attribuito per il ruolo di Cleopatràs.
La regia di Gigi Dall’Aglio rimanda ad età lontane e a realtà popolari oramai perse, avvalendosi di suggestioni musicali e oggetti evocativi: nel lamento di Cleopatràs il susseguirsi appassionato di parole è accompagnato dal violoncello di Antony Montanari, mentre il pianto di mater strangosciàs è accolto e sostenuto dalla fisarmonica di Giula Bertasi.
Lo spettacolo diverte, commuove e istruisce il pubblico con gesti e parole che la cultura contemporanea non offre più, che permangono forse in qualche vicolo di paese o nei volti disegnati di rughe di chi ha vissuto altri tempi e paesaggi.
Da vedere e gustare se siete appassionati di storia, di Giovanni Testori o di varietà dialettali di italiano.
Cleopatràs e Mater Strangosciàs
Atto Unico di Giovanni Testori
regia di Gigi Dall'Aglio
con Arianna Scommegna
Antony Montanari al violoncello
Giulia Bertasi alla fisarmonica
scene di Maria Spazzi
Prodotto da Compagnia ATIR-Teatro Ringhiera