Fortunatamente il Parco di Monza è stato risparmiato
dall'ondata nera che ha compromesso il Lambro
"Menomale". No, non c'entra niente la recente canzone di Cristicchi al festival, mi riferisco al nostro Parco. Meno male che il Parco non è stato intaccato dall'ondata nera che ha colpito il Lambro.
Le prime notizie circolate nella giornata di ieri raccontavano di un enorme sversamento di petrolio nel fiume Lambro, partito, come oramai sappiamo dai vari TG, da alcune cisterne della Lombarda Petroli di Villasanta.
Proprio dopo Villasanta il Lambro attraversa il Parco di Monza per sbucare poi in città all'altezza del Santuario delle Grazie e proseguire il suo percorso cittadino fino a Sud, a San Rocco, dove è presente il depuratore e da lì verso il Po.
Il timore iniziale, per logica deduzione, era quindi che il Parco fosse stato irrimediabilmente compromesso dal passaggio degli idrocarburi nel loro viaggio fluviale, con un danno ambientale incalcolabile per il nostro unico (ultimo?) vanto cittadino.
Fortunatamente, il petrolio non è però confluito direttamente nel Lambro a Villasanta, ma ha dapprima invaso la piazzola del deposito della Lombarda Petroli (che dista circa un chilometro dal fiume) e poi, penetrando nei tombini, è sceso nel sistema fognario attraverso il collettore che porta fino al depuratore ALSI di San Rocco, dove è stato parzialmente arginato. Una parte consistente, ancora da quantificare, è comunque fuoriuscita dal depuratore e ha proseguito il suo viaggio verso Sud, arrivando in queste ore fino al Po.
L'immagine seguente (tratta dal sito dell' ALSI) mostra il sistema dei collettori fognari che copre la Brianza (in rosso), il Lambro (in azzurro) e il percorso seguito dalla marea di idorcarburi che è fuoriuscita a Villasanta (evidenziata in giallo).
Il nostro Parco e il centro storico sono stati quindi fortunatamente risparmiati da questa marea. Un nostro sopralluogo questa mattina all'interno del Parco, (abbiamo seguito in bicicletta le sponde del fiume, dall'ingresso di San Giorgio fino alle Grazie Vecchie) ha mostrato infatti una situazione del tutto tranquilla.
A ventiquattro ore dall'incidente temevamo purtroppo di trovare le sponde del fiume segnate dal passaggio degli inquinanti, gli animali imbrattati di fanghi bituminosi, come mostrano i servizi dei TG e dei giornali nazionali; quelle immagini sono state probabilmente prese a Parco Lambro o nei comuni del Lodigiano, ma nel Parco niente di tutto ciò.
Non che questo ci faccia rallegrare o sminuisca la portata dell'accaduto e delle sue conseguenze sull'ambiente, intendiamoci...Ma "menomale", un distastro evitato per un soffio, ma proprio per questo abbiamo da oggi un motivo in più per tenere alta l'attenzione sul nostro Parco e sul nostro territorio.
Il Parco di Monza questa mattina (24 febbraio 2010)