Monza, in Consiglio comunale “incursione squadrista”. Denuncia del sindaco: “Le autorità garantiscano il sereno svolgimento dell’attività delle istituzioni e della campagna elettorale”.
Monza, 11 aprile 2017 – “Ieri sera abbiamo assistito a un’altra provocazione fascista, una vera e propria incursione squadrista, nel pieno dello svolgimento di una seduta del Consiglio comunale di Monza, aperta dal Consiglio comunale dei ragazzi che hanno fatto il bilancio della loro lunga attività di impegno civico a favore di Monza, e proseguita con la votazione della assegnazione della cittadinanza onoraria al giudice antimafia Di Matteo. Una ventina di aderenti a Casapound ha interrotto i lavori tra urla e schiamazzi e insultato l’aula, la giunta e il sindaco di Monza vagheggiando per più di mezz’ora accuse strampalate e fuori fuoco sulla gestione dei migranti. Ringrazio tutti per la compostezza dimostrata nonostante il chiaro tentativo di provocazione: i lavori sono infatti proseguiti, perché le istituzioni democratiche sono più forti dei neofascismi. Un quotidiano on line ha riportato un virgolettato di uno dei fascisti presenti rivolto alla giunta e alla mia persona: “Questi sarebbero da menare”.
Lo dichiara il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, dopo che ieri sera un gruppo di Casapound ha fatto irruzione tra il pubblico srotolando uno striscione contro il “business dei migranti”. L’interruzione della seduta è proseguita per più di mezz’ora con slogan e insulti indirizzati alla giunta, al sindaco e all’intero Consiglio. La seduta del Consiglio comunale è stata sospesa dopo la votazione dell’oggetto, che assegna la cittadinanza onoraria al giudice Di Matteo.
“Credo – continua il sindaco - che ce ne sia abbastanza per chiedere con forza a tutte le istituzioni preposte e alle forze democratiche, politiche e sociali, di garantire, ciascuno nel proprio ruolo, il corretto e sereno svolgimento delle attività istituzionali e della campagna elettorale che sta prendendo avvio proprio in questi giorni. Mi attendo che tutti i candidati sindaci condannino con forza l’accaduto e prendano le distanze dai facinorosi, perché la democrazia e il rispetto delle persone e degli avversari non è uno slogan ma un valore da praticare nei fatti, ogni giorno.”.
Ufficio stampa del Comune