Sulla fiaccolata del 30 giugno e le macchie di cera su Piazza Trento rispondono i promotori e promettono di occuparsi della pulizia
Riceviamo e pubblichiamo
Comunicato Stampa
Giovedì 30 giugno Monza ha vissuto una serata speciale con la grande fiaccolata organizzata dai comitati, associazioni, partiti, studenti e cittadini comuni che si oppongono al nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT). Oltre quattrocento persone hanno sfilato con le fiaccole accese da Piazza Trento e Trieste nel centro storico per tornare sotto il Municipio ove era in corso l’ennesima seduta del Consiglio Comunale dedicata al PGT. Altre centinaia di cittadini, in centro per l’apertura serale dei negozi, applaudivano i manifestanti confermando che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti un’iniziativa grave e deleteria per la città senza avere il consenso della popolazione.
Peccato che il selciato della piazza abbia stranamente trattenuto i residui di cera delle fiaccole durante il transito della manifestazione, comunque autorizzata sia nel luogo che nelle modalità; gli organizzatori si rendono disponibili alla soluzione dell’inconveniente effettuando la pulizia con una attività dei propri volontari.
Pare improprio, però, parlare di danni. Se di danni vogliamo parlare discutiamo di quelli pesanti, pesantissimi, che Monza subirà qualora la variante al PGT fosse approvata, con i suoi 4 milioni di metri cubi di cemento, che non si pulirebbero così facilmente. La città continuerà a battersi affinché questo non accada.
Il cemento non è come la cera: è una macchia perenne che non si cancella.
Monza, 11 luglio 2011